lunedì 30 aprile 2012

silenzio

Silenzio, pioggia, stop.
Non sempre le parole sono importanti e mai indispensabili.
Meglio il silenzio e la pioggia, aiuta a lavare via, a purificare e a rinascere.
Ho un cuore così smemorato... per fortuna. La memoria è bene lasciarla alla mente, che possa farci quello che vuole.
Cuore, pancia ed eros preferiscono avere sempre pagine bianche davanti, perfette per scriverci parole ma anche per disegnarci emozioni. Deliziosamente estemporanee.

martedì 24 aprile 2012

oltre la mareggiata


Oltre la mareggiata, dopo aver accarezzato i fondali del mio io più noioso, velocemente riemergo.
Scendere nel profondo del mare mentre fuori infuria la tempesta è rassicurante, sì perchè là sotto la mia dimensione solitaria acquista in pieno la coscienza di poter contare solo su di sé, e solitamente il sé è un me divertente e bastevole, ma... ma spesso diventa noioso e si arena.
Allora riemergo con la convinzione rafforzata che l'unica felicità possibile è quella che contiene altra felicità, quella di molti, capace di allargarsi come una pianta infestante.
Così scopro che là fuori il mondo, oltre la mareggiata, si è già organizzato per navigare su altre barche, barche costruite con il contributo di ognuno, barche colorate e divertenti, barche fatte di gente.
Questa sì che è una bella notizia, è possibile produrre pensando al bene comune!
Non ci resta che muoverci per costruire le nostre barche, barche che somiglieranno ad ognuno di noi e a tutti quanti insieme, barche che ci porteranno fuori dalla mareggiata...

domenica 22 aprile 2012

mareggiata


La mareggiata mi viene in aiuto.
La mia testa era ovattata, le ossa mi facevano male e quel sole là fuori era una provocazione, un invito seducente che dovevo ignorare.
Così è arrivata la mareggiata.
Ho chiuso il portone e sono salita nella stanza più alta a godermi lo spettacolo.
Lasciando che ogni pensiero, ogni semplice delicata intuizione, potesse avere la sua dose di temporale, acqua vento e sale, fino a trovarne il suo equilibrio.
Non è poi così difficile darsi retta, ma quante volte me lo devo dire?

venerdì 20 aprile 2012

non conosco


Non conosco l'esito di partite ancora tutte da giocare, ma neppure di quelle che ci si potrebbe scommettere ad occhi chiusi.
Perchè non esistono partite già giocate, ognuna è nuova, ognuna contiene in se una grandiosa capacità di essere vincente.
Non serve dire, già fatto, già provato, già dato...
non serve, perchè le sfumature, i colori, i sapori e le possibilità sono infinite.
Sapere questa piccola cosa fa la differenza e la differenza è vincere o perdere, una partita, un sogno, la vita.
Ogni giorno, da ogni momento in poi.

martedì 17 aprile 2012

ri-conosco

Riconosco il mio scivolare via nella vita,
riconosco il mio procedere saltellando, come giocassi a mondo,
un mondo invisibile disegnato solo per me.
Riconosco l'allegria e il dolore scansato
oppure mangiato a colazione, abbondantemente zuccherato.
Riconosco l'assoluta necessità di cominciare seriamente a fidarmi di me,
camminando e giocando senza paura.

giovedì 12 aprile 2012

conosco

Foto Leo Torri


Conosco il fresco scivolare lungo le strade trafficate e affollate, pigiando lievemente sui pedali, standomene al di fuori, passando via, senza coinvolgermi nell'affanno dei passanti, né nello stress imbestialito delle auto.
Conosco anche l'odore dei vagoni, nel metrò, e il cigolare e lo sbandare dei tram, e la calca e la stanchezza cucita addosso, sulle facce e lungo i corpi, sulla mia faccia e lungo il mio corpo.
Conosco quel guardarsi senza pensare, o più spesso immaginando, le vite degli altri.
Conosco il disagio di non poter appagare la richiesta di una moneta con una moneta a portata di mano, e poi solo nella decima mano mettere quella moneta che a me non serve chiedendomi solo per un attimo a chi appartiene quella mano, e non sentirmi meglio per questo.
Conosco anche la differenza tra avere una moneta o non averla affatto ma non ho idea di cosa possa significare dipendere da quella differenza.
Conosco la sensazione di leggerezza quando una moneta inaspettatamente ti cambia la giornata, ma non ho idea di come possa cambiarmi la vita.
Tutto ciò che conosco è solo quello che il mio stato mi permette di percepire.
Una piccola parte, appena sfiorata dalla luce.

sabato 7 aprile 2012

i treni


I treni, i treni a volte bisogna anche lasciarli passare...
Riempirsi il cuore di un lungo e cinematograficamente perfetto adieu può essere molto salutare.

I treni poi inaspettatamente a volte ripassano, non serve rincorrerli, basta aspettare, con la tranquillità di sapere dove si vuole andare.

Già, è questa l'unica cosa importante... spesso la più difficile.

giovedì 5 aprile 2012

giocando con i lupi



Bambine che giocano con i lupi, capaci di stravolgere le fiabe per creare finali più divertenti.
Bambine che non hanno paura di niente, incoscienti o coraggiose si lasciano sbranare e non se ne accorgono neppure, bambine che si guardano allo specchio senza vedere che sono ferite.
Bambine che guardano i lupi negli occhi sorridendo, sicure che basti questo ad ammansirli.
Bambine che non sanno fermarsi quando arrivano correndo sull'orlo della realtà e preferiscono saltare giù...
Scrivo queste cose perché so di cosa sto parlando, sono una di loro...


mercoledì 4 aprile 2012

l'odore della pioggia


Pensavo di non avere niente da scrivere, e probabilmente è vero se pensiamo a parole che possano avere un qualche peso, ma...
ma già ieri sera tardi costeggiando il parco in bicicletta respiravo e mi inebriavo, quasi fossi stata di fronte al mare, chissà magari al Faro in mezzo alla tempesta, l'odore della pioggia, l'odore della pioggia, l'odore della pioggia!

Sì, l'odore della pioggia mi smuove nel profondo, mi sommerge di malinconia e subito dopo mi cosparge di gioia, incanto, commozione.

Ricordi sepolti riemergono spintonando quelli recenti, muffa, acqua, foglie, terra...

dal naso al cassettino segreto delle dimenticanze... eh sì, grazie naso, sei grande!